domenica 27 febbraio 2011

UNA STORIA VERA - BEVANDE ENERGETICHE

Vi scrivo di un mio allievo, grande bevitore di bevande energetiche. Sapete che questi mix conterrebbero una quantità esagerata di caffeina pari a 14 lattine di coca cola.
Dopo una tragedia famigliare (il padre ha ucciso la madre davanti agli occhi del figlio) il ragazzo é stato affidato ai nonni materni. Deve prendere delle medicine antidepressive. Per non addormentarsi alle lezioni, prima di arrivare alla scuola beve almeno un litro delle bevande energetiche sull'autobus. Poi si comporta come pazzo. Innervosisce i compagni e gli insegnanti con le sue parole, con tamburellare ecc. Ha diciasette anni e frequenta giá la terza volta la nona classe. (Nella nostra scuola questo é il suo primo anno). 
Una volta gli ho detto di smettere di stuzzicare gli altri. Alzatosi si é diretto verso me con gli occhi torbidi. Pensavo di ricevere uno schiaffo. Ha fatto peró tutt’altra cosa. Metteva un braccio alle mie spalle e mi diceva „io la amo professoressa".  Da allora non ho paura di lui ma ho dei dubbi. Se continua cosí, puó diventare pericoloso per gli altri. Giorni fa ha avuto un  conflitto grave con il collega che insegna l'educazione fisica. La preside ha chiamato a riunione gli insegnanti + la nonna del ragazzo. Tutti raccontavamo le proprie storie. La nonna (76 anni) ci ha detto che accetterá la nostra decisione inquanto lo sbattiamo fuori. Ma nello stesso tempo ci ha presentato una poesia scritta dal suo nipotino il giorno precedente. Era una poesia molto triste ed esasperata. Esprimeva la voglia di suicidio, la voglia di finire sotto il treno. 
Era difficilissimo prendere una decisione. Gli abbiamo dato un mese come ultima possibilitá di restare. Durante quel tempo deve fare diversi esami spicologici e psichiatrici ed a scuola niente male, niente bevande energetiche ecc. Dalla riunione sono passate quasi due settimane. Lui sta coricandosi sul banco o visibilmente é eccitato e frequenta il bagno.

sabato 19 febbraio 2011

ALBERO DI FICO - L'ARIA DI MONTAGNA

Nell’Antico Testamento il fico, insieme con la vite, era simbolo di fertilità e vita gioiosa
Genesi 3,7: "Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture."
Probabilmente non trascorreró mai le mie giornate estive all’ombra di questo albero simpatico ma faccio tutto per salvarmelo:))
Ho letto che é sensibile alle temperature troppo basse, a circa 8-10 gradi sotto zero può morire l'intera pianta. Cosí a novembre abbiamo trapiantato il nostro alberino di fico in un vaso e lo portavamo a casa (alle scale). Penso di riportarlo nel giardino in aprile.

Ha giá anche un frutto:))

Cooperino gode l'aria di montagna

Sta scendendo giú

domenica 13 febbraio 2011

IL PROFUMO DEL GIACINTO - DOMENICA IN FAMIGLIA

Le cipolle di giacinto comprate circa dieci giorni fa  mi hanno sorpreso con dei fiori profumatissimi. Sentite? A casa mi portano la sensazione di primavera:))

Ecco i miei pasticcini di mele preferiti prima di tutto da mio figlio. Ingredienti pasta: farina gr.400-500, zucchero 2-3 cucchiai, margarina gr 250, uova 2, panna acida 2 cucchiai, pizzico di sale, lievito di polvere. Impastare e poi stendere la pasta ( in due parti) con matterello. Ripieno: mele 2 chili (limare e cuocere un pochino con lo zucchero), zucchero gr 200-250, cannella macinata,  uvette gr 50,  succo di limone un cucchiaio, noci macinate gr 50-100 (metterle sotto la mela). Alla fine pennellare con l'uovo  e infornare  a forno caldo 200 C per 40-45 minuti (teglia circa cm 20 X 30) e tagliare la pasta a dadi.
 

Con loro non si annoia mai

La mia dolce compagnia allegra

Dopo una bella dormita

martedì 8 febbraio 2011

LA MIA ITALIA - PARTE II.

martedì 1 febbraio 2011

LA MIA ITALIA - PARTE I.

Nel 1976 ero per la prima volta in Italia con borsa di studio.In quel tempo (durante la dittatura) questo era un gran che perché altrimenti solo ogni tre anni potevamo andare in un paese "occidentale". Ho passato un mese all'Universitá per Stranieri di Perugia, poi ho fatto un giro in Italia finché i soldi ricevuti non sono finiti. Era una gioia vedere gli Uffizi e il David di Michelangelo  a Firenze

Con le amiche in un parco (ad Assisi o a Gubbio oppure a Perugia?)

Ecco la campanara del Duomo di Monreale

Il mio primo bagno nel mare (sulla spiaggia di Catania). Non mi credete ma é vero che prima non incontravo mai personalmente il mare

Tre anni dopo, finita l'Universitá  e raccogliendo i  soldi guadagnati come insegnante tornavo con le amiche in Italia per circa dieci giorni